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Respirate, respirate, come me

il mare profondo è paradosso

quello che manca in tanto pieno

è il vuoto

mancano gli unicorni

una botola per il centro liquido della terra

un’imprecazione

tu sola che mi ascolti

o forse lo fai con il lato sinistro,

perché scrivere romanzi?

Avere milioni di lettori

dare in affitto le proprie pene

a un modico prezzo,

pensieri al macero

nei mercatini dell’usato.

Presso le fonti delle cascate

come in un ologramma cinese

le luci false si accendono

e le porte sono chiuse

a chi le guarda la vita è sufficiente

trova i cavallucci marini

nel bicchiere di sanbitter.

Respirate, respirate, vi prego

la sera arriva

o forse è già arrivata

le frenesie si irrigidiscono nella loro solitudine

lei chatta con chissà chi

o naviga su Pinterest

 

e non c’è dolore

se non ti aspetti

che il postino suoni alla porta

o

passi il treno;

 

meglio essere solitari per scelta

che soli per mandato.

 Salvatore Pizzo - 10/04/2019 03:27:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Tosta la chiusa, ma anche il resto scorre come un flusso interiore inarrestabile, suggestionando con tono implorante, a tratti quasi inquisitore...
Molto apprezzata

 Dereck Louvrilanmè - 05/04/2019 17:42:00 [ leggi altri commenti di Dereck Louvrilanmè » ]

Bella dinamica, gran passo. L’una e l’altra.

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